“Eppure cadiamo felici” – non aver paura di ascoltare il rumore della felicità, Enrico Galiano

“Eppure cadiamo felici” è il penultimo romanzo scritto da Enrico Galiano, pubblicato nel 2017. Insegnante molto apprezzato dai suoi alunni, Galiano scrive ancora una volta un racconto che ha come tema centrale l’adolescenza.

Il suo nome esprime allegria e felicità, invece agli occhi degli altri Gioia Spada non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un’estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l’appartenere a un gruppo, le feste. Lei ama la musica classica che i suoi coetanei non conoscono e preferisce trascorrere l’intervallo conversando con il professore di filosofia. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo. Una delle sue parole preferite è cwtch, che in gallese sta ad indicare non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia, di questa sua passione, non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire.

Fino a quando una notte, in fuga dall’ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. E quando i loro incontri diventano più attesi e intensi, l’amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova.

Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire e interpretare gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una parola che racchiude mille e mille significati diversi.

«Sai perché mi scrivo sul braccio tutti i giorni quelle parole, “la felicità è una cosa che cade”? Per ricordarmi sempre che la maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì, nascosta lì: nelle cose che cadono, nelle cose che nessuno nota, nelle cose che tutti buttano via.»

Enrico Galiano insegna lettere ed è stato nominato nella lista dei migliori cento professori d’Italia. I giovani lo adorano perché è in grado di dare loro una voce. Grazie al suo modo non convenzionale di insegnare, in breve tempo è diventato anche un vero fenomeno della rete: ogni giorno i suoi post su Facebook e i suoi video raggiungono milioni di visualizzazioni.

I due protagonisti del romanzo “Eppure cadiamo felici”, Gioia e Lo, sono adolescenti atipici, che però sono in grado di rappresentare i turbamenti, le paure, le emozioni, gli abbattimenti e le esaltazioni tipiche di questa fase della vita. La storia sa essere al contempo triste, quando racconta dei bulli che a scuola prendono in giro Gioia, intricata come l’espressione degli studenti che seguono una lezione di filosofia del professor Bowe e magicacome la consapevolezza che nasce in Gioia quando incontra Lo realizza di aver finalmente trovato una persona in grado di completarla.

Ci sono storie capaci di toccare le emozioni più profonde: “Eppure cadiamo felici” è una di quelle.

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