“Il quinto giorno” – una nuova apocalisse, Frank Schätzing

“Il quinto giorno” (Der Schwarm) è un romanzo tecno-thriller pubblicato 2004 dallo scrittore tedesco Frank Schätzing. È stato pubblicato in italiano nel 2005.

14 gennaio, Huanchaco, costa peruviana. Il pescatore Juan Narciso Ucañan non crede ai suoi occhi: dopo settimane di magra, davanti a lui si estende un enorme banco di pesci. Ma la sua felicità ha vita breve, e lascia presto spazio al terrore. I pesci, muovendosi come un unico essere, distruggono la rete da pesca, rovesciano la barca e impediscono a Juan di tornare in superficie, facendolo annegare.

13 marzo, costa norvegese. A bordo della nave oceanografica Thorvaldson, il biologo marino Sigur Johanson e Tina Lund, responsabile della Statoil per la scoperta di giacimenti petroliferi, indagano sul comportamento anomalo del fondale sullo zoccolo continentale. Dalle riprese di un robot sottomarino, sembra che sulle rocce ci siano degli strani vermi, che, erodendole, mettano a dura prova le strutture di sostegno delle piattaforme petrolifere.

5 aprile, Vancouver Island, Canada. Leon Anawak accompagna i turisti che vogliono osservare le balene nelle acque della British Columbia. Ma ultimamente i mammiferi marini non si vedono più, cosa particolarmente strana dato che Vancouver Island è un noto luogo di ritrovo per i mammiferi marini. Un giorno, le balene appaiono improvvisamente, e attaccano i natanti che stanno facendo “Whale watching”, uccidendo i turisti.

Tre avvenimenti lontani, apparentemente slegati tra loro, con un unico tratto comune: il mare e i suoi abitanti.

Cosa sta succedendo nel mare? Cosa sono quegli esseri misteriosi che popolano i fondali?

Presto a questi eventi isolati ne seguono molti altri di entità sempre maggiori, raggiungendo dimensioni catastrofiche. Davanti a questa minaccia sorge spontanea una domanda: la specie umana avrà ancora un futuro?

Per far fronte a questa minaccia, dall’Europa all’America, passando per l’Australia e i Poli, verrà creato un team di scienziati, biologi, ricercatori e militari, che cercherà di arginare la situazione disastrosa e di evitare lo scontro con gli abitanti del mare.

Riuscirà il genere umano a trovare un accordo con gli esseri che popolano le profondità marine?

Questo romanzo, che a prima vista sembra uno dei classici libri catastrofisti con il lieto fine in cui l’eroe riesce a salvare il mondo, è in realtà molto diverso. L’autore vuole passare un messaggio profondo, che si basa sull’ecologiae sullo sfruttamento smodato delle risorse del pianeta da parte dell’uomo, che lo porterà presto all’autodistruzione se non provvederà a metterci un freno. Schätzing inserisce nella sua opera principi di etica e di filosofia, e parecchi “excursus” di biologia marina.

Il titolo originale, Der Schwarm, significa letteralmente “lo sciame”. In italiano, il titolo viene tratto dall’idea di uno dei protagonisti del romanzo, il biologo marino Sigur Johanson. Egli vuole intitolare il saggio che sta scrivendo “Il quinto giorno”, in riferimento alla creazione biblica. Nella Bibbia, il quinto giorno vengono creati i pesci e il mare, punti focali del romanzo.

Molto particolare la cura dell’autore nel costruire personaggi completamente diversi tra loro. All’interno del team, troviamo personaggi appartenenti a sfere sociali molto diverse con opinioni e pensieri contrastanti, tanto che spesso si arriverà ad avere dei diverbi anche molto accesi. Contrariamente alle creature che popolano gli abissi e che stanno mettendo a dura prova la specie umana facendo fronte comune, gli uomini non riescono a creare una linea unica di pensiero e a trovare una soluzione univoca. Ancora una volta, Frank Schätzing punta il dito contro l’umanità, evidenziandone tutti i lati negativi.

La fine del romanzo arriva violenta e inaspettata, e spinge il lettore ancora una volta a riflettere su concetti etici, religiosi e filosofici riguardanti lo sfruttamento delle risorse e l’egemonia umana sulle altre specie. Pone la nostra attenzione su quanto poco conosciamo il mare e le forme di vita che lo popolano, ma non ci poniamo il problema del suo sfruttamento e del suo inquinamento.

Una risposta a ““Il quinto giorno” – una nuova apocalisse, Frank Schätzing”

  1. Personalmente questo romanzo non mi è piaciuto per niente. L’ho trovato troppo lungo, descrizioni infinite e prolisse, personaggi presentati malamente.
    Bello il tuo blog!

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