“Scomparsi” – confondere realtà e bugie, Caroline Eriksson

“Scomparsi” è un thriller psicologico dalle tinte noir scritto da Caroline Eriksson e pubblicato in Italia nel 2016.

Lago Maran, Svezia. Greta, la protagonista, sta vivendo qualche giorno di vacanza con Alex e Smilla, padre e figlia. In una calda giornata d’agosto, Alex propone alla famiglia una gita in barca fino all’isoletta che sorge al centro del lago.

Alex e Smilla corrono sull’isola per giocare agli esploratori, Greta preferisce rimanere sulla barca, colta da un lieve senso di nausea. Cullata dalle dolci onde, Greta si addormenta. Quando si sveglia, il sole sta ormai tramontando, ma Alex e Smilla non sono ancora tornati.

Presa da un terribile presentimento, Greta corre sull’isola a cercarli. Ma di loro nessuna traccia, sembrano scomparsi nel nulla. In stato confusionale, Greta si lascia sopraffare dalle lugubri leggende che circolano su quel lago, e inizia a temere il peggio. In qualche modo riesce a tornare a casa, ma anche qui nessuna traccia di Alex e Smilla. Dopo lunghe e penose ore di attesa, Greta si convince ad andare a sporgere denuncia alla polizia. Greta però, risulta non essere mai stata sposata. E non ha mai avuto una figlia.

Chi è veramente Greta? Perché sembra aver dichiarato il falso, e per di più alla polizia? Chi sono Alex e Smilla? Sono davvero scomparsi?

“Perdo il controllo e vengo risucchiata inesorabilmente nel gorgo che con tanta fatica ho evitato. Scomparsi. Sono scomparsi. Ma è impossibile! Un uomo adulto e una bambina di quattro anni non possono essere stati inghiottiti dal suolo. Anzi, dal lago, da quell’acqua pervasa di malvagità.”

Il libro “Scomparsi”, già con le prime battute, apre al lettore uno scenario sul cui sfondo inizia ad intravedersi l’angoscia e il nervosismo. Nonostante la storia parta descrivendo una tranquilla gita familiare, ci sono dei dettagli che mettono sull’attenti. Greta, mentre naviga verso l’isoletta, non riesce a non pensare alle leggende oscure legate al lago. Si racconta che le acque siano malvage, e spingano i naviganti ad annegarsi, conducendoli all’oblio. Qui emerge subito un tratto distintivo della protagonista, che risulta una persona facilmente impressionabile.

Il romanzo è reso ancora più coinvolgente e drammatico dalla narrazione in prima persona. Greta trascina con sé il lettore, rendendolo partecipe del suo stato d’animo, che sembra sprofondare sempre di più nella follia. Quando corre sull’isola, Greta è già convinta che sia successo il peggio. Le vengono in mente scenari apocalittici, pallide gambine di bambina spuntare da sotto i cespugli e vestiti squarciati. Rassegnata all’idea di non trovarli, torna a casa, dove passa ore di puro terrore, pensando a dove possano essere finiti Alex e Smilla. Poi, il dubbio inizia a farsi strada in lei. Greta ripensa alle sue lunghe ore di sonno, mentre Alex e Smilla stavano giocando sull’isola. Di colpo si vede mentre spinge Alex in un pozzo. E subito questo ricordo si ricollega ad un episodio di quando Greta era bambina. Rivede le sue mani che spingono un maglione morbido, ma appena riesce a ricordare, chiude subito la sua mente, ricacciando indietro il ricordo.

Il lettore inizia quindi ad avere sempre più dubbi, e a vedere la protagonista sotto un’altra luce. Chi è Greta? Davvero ha fatto quello che emerge dai suoi ricordi spezzati e sempre più confusi? Quando la polizia dice a Greta che non è mai stata sposata e non ha mai avuto una figlia, per il lettore è tutto ormai svelato. Non può che essere stata Greta a far sparire Alex e Smilla in un attimo di follia.

Poi però, il colpo di scena, completamente inaspettato. Greta riceve una telefonata da Alex. Ma non una telefonata dolce, che spiega tutto. E’ una telefonata per lei umiliante, piena di rancore e minacce. E da questo momento, l’universo del romanzo si ribalta. Finalmente le nebbie sul passato di Greta sembrano dipanarsi, dipingendo un quadro completamente diverso. Il lettore la vede ora come una ragazza fragile, chiusa in una situazione difficile.

Quando ormai il romanzo sembra volgere ad una conclusione, per tanto strana e senza lieto fine che sia, incontriamo un altro colpo di scena, più sorprendente del precedente. Entrano in scena due nuovi personaggi che cambieranno ancora una volta tutte le carte in tavola.

Un romanzo coinvolgente, dal ritmo incalzante e serrato, che trascina il lettore in un vortice di emozioni forti. Vi sembrerà di affogare nella follia di Greta per poi capire finalmente il disegno e avere un quadro chiaro della tela.

“Nessuno mente. Nessuno dice la verità. Tutti hanno dei segreti”.

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