“Nessuno sa di noi” – una scelta dolorosa, Simona Sparaco

“Nessuno sa di noi” è un romanzo della scrittrice Simona Sparaco, finalista al Premio Strega 2013 e vincitore del Premio Roma.

Luce e Pietro, sono una coppia felice che convive ormai da diversi anni. Lui è un imprenditore di successo, lei scrive per una rubrica su un giornale. Hanno una bella casa in centro città, sono innamorati persi l’uno dell’altra e soddisfatti dei loro lavori. Solo una cosa manca nelle loro vite: un figlio.

Dopo svariati tentativi, stanno finalmente aspettando il loro primo bambino, Lorenzo. Ma quando si recano in ospedale per una delle ultime ecografie, si accorgono che qualcosa non sta andando nel verso giusto. Lorenzo è troppo “corto”. Incredula, la coppia si rivolge ad altri dottori, luminari nel campo della patologia neonatale.

Purtroppo però non c’è niente da fare, Lorenzo è affetto da una rara forma di nanismo, che lo condannerà ad un’esistenza piena di sofferenze e ad una morte precoce. Siccome Luce è già al settimo mese, in Italia non esistono soluzioni possibili. Ma un medico consiglia alla coppia di recarsi a Londra, dove è possibile interrompere la gravidanza fino al giorno di termine, se ci sono validi motivi.

Luce sembra distaccarsi da sé stessa, è come se vedesse tutto dall’alto, come se non fosse realmente presente. Dopo l’iniezione al feto, sente che Lorenzo non si muove più. Il parto indotto è dolorosissimo, ma lei lo vive come il giusto castigo per espiare quello che hanno fatto.

Quando Luce e Pietro tornano a casa, in Italia, scende il gelo tra di loro. Luce si chiude in sé stessa, non vuole neanche partecipare al funerale di Lorenzo. Vive come una larva, senza mai uscire di casa, evitando le chiamate di amici e parenti, insensibile persino al dolore di Pietro. Lascia il lavoro e si rinchiude nel suo dolore sordo e pulsante, dandosi la colpa di non essere stata in grado di portare a termine la gravidanza. A volte dà la colpa a Pietro, che con la sua decisione, ha scelto insieme a lei di interrompere la gravidanza.

Da parte sua Pietro, nei primi tempi capisce il dolore di Luce, e cerca di starle accanto, ma lei rifiuta la sua presenza, e lo fa sentire quasi sgradito. I due si allontaneranno sempre di più. Fino a quando Luce, dopo tanti mesi, riuscirà finalmente ad aprire la porta della cameretta di Lorenzo, e a chiudere un dolorosissimo capitolo nel suo cuore.

“Nessuno sa di noi” è un romanzo che fa del dolore il suo tema centrale. Il dolore di Luce e Pietro, costretti a prendere una tra le decisioni più difficili della loro vita. Dopo anni di “sesso a comando”, devono scegliere cosa fare con il frutto del loro amore. Simona Sparaco indaga in modo gentile tutti i dubbi dei genitori. Tenere il bambino destinato ad un’esistenza piena di sofferenza o interrompere la gravidanza?

Questo interrogativo porta il lettore a riflettere sulla tematica dell’interruzione volontaria della gravidanza, e sulle relative ripercussioni che ha sulla coppia la decisione presa. Luce non riesce a capire se la sua scelta sia dettata dalla pietà o dall’egoismo. Se ha evitato tante sofferenze al suo bambino o se ha preferito risparmiarsi anni di vita spesa a badare ad un figlio invalido. Pietro appare molto più sicuro di sé, ma è una maschera per nascondere quello che sta passando.

Qualsiasi decisione venga presa, ci sarà sempre il rischio di essere giudicati. Dai medici obiettori di coscienza, alle madri più fortunate, che guardano Luce con sdegno, agli amici, che si allontanano pian piano, incapaci di affrontare l’argomento con Luce e Pietro. I genitori di Lorenzo vengono lasciati soli, abbandonati nel loro dolore, isolati dal mondo esterno, invisibili.

Un romanzo difficile, crudo, che invita a riflettere sulle sfaccettature del dolore, e insegna che tutte le scelte, volontarie o meno, non sono mai facili. E che ogni scelta, implica in ogni caso una perdita.

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