“Sul filo dell’acqua” – vite sommerse, Sara Rattaro

Il romanzo “Sul filo dell’acqua” è stato scritto dall’autrice Sara Rattaro e pubblicato nel 2020. Il romanzo vuole essere un tributo a Genova, città natale dell’autrice, e a tutti i suoi abitanti, che vivono ogni giorno l’acqua in tutte le sue sfaccettature.

4 novembre 2011, Genova. Chiara è alla guida della sua auto quando viene travolta dall’alluvione. Bloccata dalla cintura, la ragazza viene salvata da Andrea. Il vigile del fuoco quel giorno è in squadra con un collega, Enrico, che viene spazzato via da un’ondata mentre tenta di salvare altre persone rimaste intrappolate. Lascia la moglie Anna con un bambino piccolo.

La babysitter di Anna, Giulia, dopo quasi un anno da quella terribile alluvione, decide di imparare a nuotare per superare la paura dell’acqua, e fin dalla prima lezione si innamora di Carlo, il suo istruttore di nuoto. I due iniziano una frequentazione clandestina poiché Carlo è fidanzato con Angela, la psicologa che aiuta Andrea a superare il trauma.

Durante una delle sedute, Andrea racconta ad Angela di aver conosciuto una persona e di essersi innamorato, e proprio in questa parte della storia emergono altri due personaggi: Enea, amante di Angela, e il medico Marco.

Otto storie, otto protagonisti, otto vite separate che l’autrice Sara Rattaro riesce sapientemente ad intrecciare. Il filo conduttore delle vicende è l’acqua. Acqua che toglie la vita, acqua che fa nascere nuovi amori. Acqua che dà, acqua che toglie. Sul filo dell’acqua il lettore segue le vite degli otto personaggi, e arriva a chiudere il cerchio tra di loro. Ognuno di loro nasconde segreti e fragilità, alcuni hanno vite ordinarie, altri vite travagliate e movimentate. Per alcuni di loro i collegamenti con gli altri personaggi sono legami duraturi molto forti, per altri sono semplicemente persone incontrate una volta, di cui spesso neanche si ricordano.

Ciascuno degli otto personaggi si presenta agli occhi del lettore in modo ambiguo. Descrivendosi in prima persona offre uno spaccato di sé che nella maggior parte delle volte non viene confermato dai racconti degli altri. Il bravo e retto istruttore di nuoto devoto alla famiglia trova un amante, la psicologa che dedica la sua vita ad aiutare gli altri ha parecchi scheletri nell’armadio, Enea, innamoratissimo della moglie e della figlia, viene meno alla sua moralità. L’autrice non giudica, si limita a raccontare la storia di ognuno, mettendo tutti i protagonisti sullo stesso piano, così come ha fatto l’acqua durante l’alluvione, che ha sommerso ogni cosa senza lasciare scampo.

Un romanzo veloce, in cui frammenti di vite vengono scagliati contro il lettore, che da principio si ritrova sommerso, ma alla fine riesce a mettere insieme i pezzi e a dare un senso a tutta la storia.

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